06 luglio 2008

Il fango sugli italiani

Sono 14 anni che quest'uomo, per nostra sventura presidente del consiglio, getta fango sugli italiani.
Sono 14 anni che riesce, tramite il telecomando mediatico ottenuto controllando le televisioni, a infangare le persone che si permettono di criticarlo, ostacolarlo giudicarlo.
Da Montanelli, a Biagi, Santoro, alla pm Bocassini, De Pasquale, il procuratore Caselli, l'ex procuratore Borrelli. Per non parlare degli attacchi ai politici: da Di Pietro, a Scalfaro (reo di essere ancora senatore in vita) a Ciampi quando non gli firmava le leggi vergogna.
E ogni volta gettando fango sull'avversario riesce sempre a far dimenticare le sue colpe. I colpevoli sono gli altri: sono i magistrati che gettano fango su di me ..
Cambiasse almeno canovaccio: niente da fare.
Profetico il finale del Caimano (qui il video) con quelle parole davanti ai giudici e alle telecamere, per parlare ai sudditi elettori.
“Gli italiani hanno dato l'onere a me di governare”
“I giudici non fanno resistenza contro chi è stato scelto dagli elettori che lo hanno votato”
“La casta dei magistrati vuole invece il potere di decidere al posto degli elettori e questo è da fermare.
“Questo cittadino qui è un pò più uguale degli altri”
“Lei mi sta attaccando come politico, e come magistrato questo non è possibile.”
“Con la mia condanna la nostra democrazia si è trasformata in una dittatura e tutti i cittadini hanno il dovere di reagire”.

Nel 1993 l'Italia stava finalmente uscendo dal pentapartito, il blocco che aveva governato allegramente il paese facendo alzare il debito pubblico. Si stava finalmente combattendo e vincendo la mafia: la prima maxi condanna definitiva della Cassazione era del 1991, i pentiti, il crollo della prima repubblica, la gente in piazza a chiedere conto ai corrotti (“vuoi pure queste, Bettino vuoi pure queste ..”) ...
E alla fine venne lui. A rimettere le cose a posto.
Non siamo noi che continuiamo a chiamarlo Caimano .. semmai è lui che continua col suo gioco.




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