27 luglio 2008

Eroi di stati: Rita Atria

Prima di combattere la mafia devi farti un auto-esame di coscienza e poi, dopo aver sconfitto la mafia dentro di te, puoi combattere la mafia che c'è nel giro dei tuoi amici; la mafia siamo noi e il nostro modo sbagliato di comportarci.
Borsellino sei morto per ciò in cui credevi, ma io senza di te sono morta.

La strage di via D'Amelio non uccise soltanto il giudice Paolo Borsellino e la sua scorta (Claudio Traina, Vincenzo Li Muli, Agostino Catalano, Walter Cusina ed Emanuela Loi).

Anche la speranza di cambiamento, nella vittoria della guerra alla mafia, viene uccisa.
E con lei Rita Atria, che il 26 luglio 1992 decise di togliersi la vita.
Era la giovane figlia di una famiglia mafiosa: decise di collaborare con la giustizia dopo la morte del fratello.
Si fidava di quel giudice, per lui scelse di abbandonare la sua famiglia, la sua terra, la sua gente, per cercare un mondo migliore.

Il sito dedicato all'associazione antimafia Rita Atria.

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