11 aprile 2008

Il silenzio elettorale

Cala il silenzio sulla campagna elettorale, prima del voto.Campagna che si è conclusa ieri mostrando due facce diverse di candidati.
Quella strafottente di chi si da per vincente per diritto acquisito.
E quella pacata di chi cerca di portare avanti, magari con qualche errore, qualcosa di nuovo.
Niente inciuci e niente grandi intese, dunque.

Le passate elezione venivano da cinque anni berlusconiani: la voglia di metterli da parte era così alta da alzare le aspettative. Come se si potesse curare un tumore semplicemente mettendolo da parte.
Non è stato così: il tumore è ancora lì ad infettare e condizionare la politica.

Queste elezioni segnaranno un punto di partenza: nel Caimano, Moretti diceva "in ogni caso Berlusconi ha vinto".
Ecco, non ne dobbiamo essere così sicuri.

Berlusconi si preoccupa dei comunisti, dei brogli ... io invece sono preoccupato di questa destra. Quando si deciderà a scaricare questo "pifferaio magico"?
Mi fanno più pena loro, che non tutti gli indecisi che non sanno ancora se e chi votare. Sinceramente, dopo tutto quello che abbiamo visto, non me la sento di biasimarli.
Parasafrando i fascisti che rischiamo di riportare al governo, "un paese senza Silvio si può fare".

2 commenti:

Anonimo ha detto...

aldo, grazie per la pena che provi nei miei confronti...
ciao
Matteo

alduccio ha detto...

Non è solo pena: pensi che un vecchio pregiudicato che pensa solo agli affari suoi e i suoi alleati possano salvare l'Italia, quando nel governo del 2001-2006 abbiamo visto cosa hanno fatto.
La lega che parla di difendere il nord quando invece è stata invischiata nel crac di Credieuronord .. il cavaliere che fa di un mafioso un eroe !!!!