13 gennaio 2008

Stato di guerra civile

Prima gli autotrasporatori che bloccano a dicembre l'Italia.
Poi i teppisti a Pianura, che mischiati assieme ai cittadini che protestano contro la discarica, attuano le loro tecniche di guerriglia.
Poi la calda accoglienza dell'immondizia nel porto di Cagliari.

Dove ultras, esponenti del centrodestra guidati dall'ex governatore Mauro Pili (quello per intenderci che credeva che la Sardegna confinasse con la Svizzera) e indipendentisti attaccano le navi che portano i rifiuti dalla Sardegna.
Nessun solidarietà tra regioni: ciascuno a casa sua, a cominciare dai rifiuti. E pensare che la solidarietà è uno dei valori della fede che viene tanto sbandierata dai politici cattolici del nord ...
Tanto religiosi a parole.

Eppure quante tonnellate di rifiuti saranno state smaltite in modo illegale, da parte della camorra, per le grandi aziende del nord?
Ma non tiriamo in ballo la solita scusa della camorra: nei quartieri di Napoli dove il controllo del territorio è stato dato in appalto all'antistato (i Quartieri Spagnoli, Scampia, Sanità), non si trova neppure un sacchettino di rifiuti.

Torniamo ai teppisti. Chi c'è dietro? Le stesse persone che, non riuscendo a far cadere il governo per via politica, usano questa strategia di guerra civile.

Quelli che prima accusavano le persone di sinistra di terrorismo, violenza, contiguità con gruppi sovversivi.

Cetto la Qualunque ieri sera dava la sua soluzione al problema dell'immondizia a Napoli: creiamo Napoli 2 (sull'onda di Milano 2), ovviamente abusiva. Così quando c'è da bruciare i rifiuti li si butta direttamente nel Vesuvio.
Era solo una battuta.

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