17 gennaio 2008

Il complotto contro la giustizia

Hanno arrestato l'Udeur campana.
Ma a difendere la politica dalla giustizia si schierano politici (scontata la solidarietà di Berlusconi) e giornalisti.
Qualcuno di questi avrà letto le intercettazioni? Della lobby campana sulle nomine agli assessorati?

Non importa: Giovanni Bianconi parla de "L'impossibile dialogo con le toghe", come se non esistesse la separazione dei poteri sancita dalla costituzione.

l'uomo del dialogo con la magistratura ha perso.
La pacificazione tentata dal ministro di centro- sinistra dopo cinque anni di guerra tra potere politico e potere giudiziario è fallita. Era entrato nel palazzo di via Arenula come una sorta di «liberatore» dopo l'«assedio» alla magistratura del governo di centro-destra, e ne esce (se ne esce, e se no è ancor più rilevante per il futuro) con un discorso che nei suoi passaggi fondamentali è stato applaudito con convinzione dai banchi di Forza Italia, Alleanza nazionale, Udc e Lega Nord Padania, come registra inesorabile il resoconto stenografico dell'aula di Montecitorio.

Mastella è l'uomo del dialogo come Berlusconi è liberale.

A sostegno anche Pierluigi Battista:
"Stavolta il velo si è squarciato".
Ma un tabù è venuto meno, nel centrosinistra si è definitivamente rotto l'obbligo dell'unanimismo, anche al prezzo di polemiche su un fronte cruciale della politica di questo quindicennio. Nei giorni prossimi si vedrà se il governo saprà reggere le tensioni esplose ieri. Ma una tassativa intimazione al silenzio, vigente oramai da molti anni, è stata apertamente sfidata. Come a voler chiudere una fase storica durata troppo a lungo.

La conferma che a fare antipolitica, ad essere qualunquisti non sono i fautori del parlamento pulito. Anche il centrosinistra ha capito che sono imagistrati colpevoli.
Ora alla casta politica non resta che tirare fuori il vittimismo ("colpiscono i cattolici" come se rubare fosse un precetto) e lo spauracchio del terrorismo: serve un governo di solidarietà nazionale per uscir fuori da questo blocco.

Ma il colpetto di stato c'è gia stato: a furia di riforme, di leggi non abrogate, di privilegi che si assommano.
Crediamo veramente di essere ancora in una democrazia?

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