09 gennaio 2008

Chi protegge la nostra privacy da Swift?

Ne avevo già parlato in un precedente post e ieri mi è arrivata la comunicazione dalla mia banca.
I miei dati bancari, le informazioni su operazioni finanziarie internazionali ma anche alcune operazioni in ambito nazionale (senza che la banca mi abbia precisato quali), passeranno atraverso il servizio di messaggistica internazionale Swift.

Questa l'informativa alla clientela che mi è arrivata (qui il link per quello della Banca di Roma).
Ad integrazione delle informazioni che le abbiamo già fornito, sono emerse due circostanze su cui desideriamo informarla:

- tutti i dati della clientela utilizzati per eseguire le predette transazioni finanziarie attualmente vengono - per motivi di sicurezza operativa - duplicati, trasmessi e conservati temporaneamente in copia da SWIFT in un server della società sito negli Stati Uniti d'America;
- i dati memorizzati in tale server sono utilizzabili negli USA in conformità alla locale normativa. Competenti autorità statunitensi (in particolare il Dipartimento del Tesoro) vi hanno avuto accesso - e potranno accedervi ulteriormente - sulla base di provvedimenti ritenuti adottabili in base alla normativa USA in materia di contrasto del terrorismo. Il tema è ampiamente dibattuto in Europa presso varie istituzioni in relazione a quanto prevede la normativa europea in tema di protezione dei dati.


Alcune osservazioni:
- "duplicati, trasmessi e conservati temporaneamente" cosa si intende per conservati temporaneamente? Per quanti mesi/anni tenete i miei dati?
- "in conformità alla locale normativa": ma quale normativa? I TG ne hanno mai parlato?
- "Competenti autorità statunitensi (in particolare il Dipartimento del Tesoro) vi hanno avuto accesso": e me lo dite solo ora?
- "in materia di contrasto del terrorismo": ma come, facciamo la legge sulle rogatorie per rendere più difficile il passaggio di documetazioni bancarie dall'estero (giusto per non far processare qualche Don Rodrigo italiano) e poi mi apiate i conti?

Spero che l'Unione Europea tuteli la privacy dei nostri dati. Perchè se è vero che se nessuno ha nulla da nascondere, non ha di che preoccuparsi. Ma non vedo perchè si debba iniziare dal mio conto.

3 commenti:

marcop ha detto...

Da anni penso che bisognerebbe ritornare al vecchio classico materasso, ora più che mai.

ciao marco

Simone Avogadro ha detto...

la cosa è più che mai grave: qui c'è un serio problema di tutela dei diritti di legge!
La legge mi da dei diritti (privacy etc...) se tu non rinunci (e non hai mai rinunciato...) loro non possono mettere i tuoi dati in un sistema come SWIFT dove il governo USA può spiarli a piacimento (e tenerli senza limiti di età!)

ti faccio poi uno scenario catastrofico: conflitto stile guerra fredda con gli USA: gli usa -bloccano- il circuito SWIFT ed utilizzano i dati raccolti per gettare nel caos i mercati 'nemici': cioè noi!!!

Non mi pare uno scenario realistico ma politicamente è assurdo esporsi così tanto!!!

alduccio ha detto...

E la cosa sta passando come così, senza suscitare clamore...
Le intercettazioni dei furbetti no, i nostri dati bancari si (giusto per buttarla in politica).
Aldo