07 novembre 2007

Banche sotto indagine

La puntata di Report sui mutui derivati almeno è servita a qualcosa.
Non ne han parlato i giornali, il giorno dopo.
Ma i magistrati e la banca di Italia hanno iniziato ad indagare. Le banche sotto inchiesta Unicredit, Intesa San Paolo, Monte dei Paschi di Siena, Ubi Banca e Banco Popolare .
Poi ci sono le banche estere, Dresner, Deutsche Bank, UBS, di cui non sappiamo nulla.

Sono finiti i tempi del "non vedo e non sento" degli istituti di vigilanza di palazzo Koch dei tempi di Antonio Fazio.
Certo, dopo il crollo della Northern Rock, il nuovo governatore Mario Draghi aveva detto:

Ma il governatore della Banca d'Italia, Mario Draghi, rassicura e spiega che la situazione in Italia non è paragonabile a quella della Gran Bretagna.

E noi affidiamo i nostri risparmi e le nostre pensioni a queste persone.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

da londra, giusto per la cronaca: 1)saccomanni ha confermato che l'esposizione delle banche e' limitata e le perdite potenziali contenute, come sempre detto da draghi che tra l'altro e una persona la cui trasparenza e competenza e' riconosciuta a livello internazionale. onestamente sarei piu felice che i miei risparmi e la mia pensione siano nelle sue mani rispetto a quelle di qualsiasi politico italiano.
2)in qualche post fa hai scritto: "la banca centrale americana ha soccorso i mercati con un'iniezione di liquidità da 41 miliardi di dollari. Alla fine, tutti i liberisti si ritrovano sempre lì, a mungere dallo stato". a parte che la fed e' indipendente, la liquidita presa a prestito dalle banche viene concessa dalla Fed ad un tasso superiore a quello di mercato...nono si munge proprio niente, perche' la Fed (quindi lo stato) ha un guadagno da queste operazioni (mettendo giu' le cose in maniera brutale)...
ciao
matteo

alduccio ha detto...

O tu o Report avete torto: la tramissione parlava dell'esposizione al rischio derivati da parte degli enti locali, come il comune di Milano.

Draghi evidentemente si riferiva alle banche italiane o all'esposizione da parte dei singoli risparmiatori che, probabilmente è limitata.
In quanto al resto .. l'america è un grande paese!
Aldo

Anonimo ha detto...

esatto, io mi riferivo a quanto detto da draghi, cioe che l'esposizione delle banche al rischio derivati e' limitata. i comuni hanno un'esposizione pesante sui derivati, ma questo e un'altro discorso. per il resto non e il discorso che l'america e un grande paese, ma che e cosi che le cose funzionano e fino a prova contraria il sistema capitislta e il migliore tra querlli conosciuti (anche se non perfetto). e lo stesso anche in Uk, in area Euro e in Giappone. le banche centrali sono state fatte, tra l'altro, per evitare crisi sistemiche. quando questi rischi emergono intervengono per prestare soldi a chi ne ha bisogno, ma lo fanno ad un tasso che li penalizzi e scoraggi gli atteggiamenti che hanno portato questi problemi...