11 ottobre 2007

La beffa sul Welfare

Han vinto i si al referendum del Welfare: Prodi può arrivare a Natale, allora. Magra consolazione, in realtà una beffa: perchè l'accordo del 23 luglio verrà stravolto dai ricatti dei centristi (Dini, i riformisti,...) e della CDL.
Sul Welfare e sul futuro dei lavoratori potranno dire la loro tutti ... eccetto i partiti della sinistra (che dovrebbero rappresentarli proprio i lavoratori).
Di quell'accordo cosa rimarrà? I sindacati, chi stanno veramente tutelando?

P.S: non siamo riusciti ad accertare i brogli alle elezioni del 2006, difficile che venga fuori qualcosa su questo referendum.

1 commento:

Anonimo ha detto...

QUESTO WELFARE E’ SOLO UN ULTERIORE GIRO DI GARROTA LIBERALOIDE !!!.

Qualcuno lo dica a Epifani “impezzottatore” della CGIL, al Prodi e al Fra’ Costa, ai vessilliferi del dodecagano mortadelliano, agli sbandieratori del manifesto degli scorreggioni di Fra’ Cicoria, ai dalemiani guerrafondai, garantisti inciucisti del psiconano con il suo enorme conflitto di interessi e monopolio televisivo, ai Politi Margheriti maghi Otelma di quella ispecie di papocchio in cui hanno trasformato il programma elettorale, al Kennedy dei tassinari che contro le liberalizzazioni hanno assediato Roma, al Harry Potter del partito “MA-ANCHISTA” che in pieno giorno invocando una certa Veronica tocca l’abisso dei suoi deliri, …
QUALCUNO LO DICA a questo mucchio di turlupinatori (o ingannatori) che il protocollo sul welfare del 23 luglio 2007 e’ semplicemente un accordo infame e spregevole fatto sulla pelle dei precari, dei lavoratori e dei pensionati. E’ un protocollo peggiore dell’accordo del 1993 che ha eliminato la scala mobile assoggettando tutti i lavoratori alla TASSA OCCULTA DEL DRENAGGIO FISCALE (fiscal drag), le aliquote fiscali, restando invariate rispetto all’inflazione, da anni hanno taglieggiato gli stipendi e le pensioni.

MOLTISSIMO CI SAREBBE DA DIRE, ma mi voglio soffermare SOLO SU UNO degli aspetti piu’ infami e immondi di questo protocollo, ossia sulla LIMATURA AUTOMATICA DEI COEFFICIENTI di rivalutazione delle pensioni, piu’ tempo passa e’ piu’ le pensioni diminuiscono con un meccanismo automatico e silenzioso, affinche’ i lavoratori possano accorgergersi del furto, di una vita di lavoro, solo nel momento che andranno in pensione, quando sara’ ormai troppo tardi.
Questa casta vorace di impuniti ed inetti ogni cinque anni ci massacra con l’ennesima riforma della riforma delle pensioni, mentre loro da decenni si sono assicurati con le leggi un MECCANISMO DI AUMENTO AUTOMATICO DELLO STIPENDIO PARLAMENTARE che e’ anche il piu’ alto in assoluto di tutta l’Europa in contrapposizione ai salari dei lavoratori italiani che invece sono i piu’ bassi d’Europa. Dopo 2,5 anni di legislatura e di inettitudine si sono garantiti, sempre con le leggi, una rendita impensabile per la maggior parte dei lavoratori dopo una intera vita di lavoro massacrante.

RX8, 10 ottobre 2007, da Merdopoli