23 luglio 2007

La zona grigia

Moschee dove anzichè pregare, si istiga all'estremismo religioso. Come a Perugia. Dove finti Imam predicano la violenza. Dove accanto ai testi religiosi, video di esplosioni, un arsenale, mappe ..
Ne aveva già parlato Annozero, qualche mese fa. Ma anche Giuseppe Caruso, nel suo libro "I fiori di Al Qaida": di quella zona grigia nella quale nascono queste strutture, finanziate non si sa bene da chi.

Finchè rimarrà questa territorio senza controlli, rimarrà addosso agli islamici quella sensazione di essere un corpo estraneo della nostra società.

Quali proposte, ora? El Korchi faceva parte della Consulta comunale per l’immigrazione (nonchè della lega immigrati arabi e mussulmani). Con che criteri è stato scelto (dal comune)?
Dovrebbero essere gli islamici stessi a scegliersi meglio i loro rappresentanti.

Il magistrato Dambruoso, intervistato al TG3, chiedeva la creazione di un ufficio centrale che coordini il lavoro della procure che si occupano di terrorismo. Una Procura nazionale antiterrorismo.
Ma non lancia nessun allarme moschee: Dambruoso, però, tiene a sottolineare che "nella Comunità europea c'é la consapevolezza che questo fenomeno riguarda solo il 5 per cento delle moschee, mentre la stragrande maggioranza dei luoghi di preghiera e aggregazione sono ben lontani da qualsiasi adesione ad attività terroristiche".

Per il momento, insomma, la Zona Grigia è ben limitata. Siamo ancora in tempo per fare luce.

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