13 giugno 2007

Noi non ci siamo dimenticati

Il vero scandalo di questa italia: l'ipocrisia, la corruzione, il senso di impunità della casta politica.
Dalla destra berlusconiana che ha fatto scempio della giustizia, imbarcando mafiosi, avvocati dei mafiosi, indagati e inquisiti.
Di una sinistra che le è andata dietro, contagiata dal suo stesso virus. Con gli stessi indagati per mafia (prescritti e immacolati come Crisafulli), con le stesse parole di "garantismo" usate dai beluscones. Che ha fatto le sue belle leggi porcate (come quella sui pentiti del 1996, riportata nel libro "I complici" di Abbate, Gomez) e che oggi non ha tempo per cancellare le leggi vergogna del precedente governo.


Dov'è finita la lotta alla mafia? L'indulto allargato ai colletti bianchi e al voto di scambio mafioso.
Gli 89 mafiosi che sono usciti dal regime del 41 bis, solo nell'ultimo, senza una spiegazione ufficiale.
"Negli ultimi tre anni sono diminuiti i detenuti sottoposti al regime del 41 bis: il 31 gennaio erano 521. E dopo l’allarme lanciato una settimana fa dal procuratore nazionale antimafia, Piero Grasso, è di ieri la notizia di cinque boss – condannati per l’omicidio del giudice Paolo Borsellino e della scorta di via dei Georgofili – per cui è scaduto il regime del “carcere duro”. Causa della diminuzione, le mancate proroghe decise dai tribunali di sorveglianza."

Una spiegazione che sia più che consistente.

Noi non ci siamo dimenticati ...

la scena finale del film "I cento passi", i funerali di Peppino Impastato, ucciso dalla mafia il 9 maggio 1978.


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