27 giugno 2007

La deriva dei costumi

Il carcere paga. Almeno a Fabrizio Corona. L'aver fatto 80 giorni di carcere per una storia di ricatti ha rappresentato per lui un ottimo affare economico.
Mi sarei aspettato, come minimo, una lettera aperta da parte di Bagnasco, di Ruini, sulla deriva dei costumi.
Dove sono i difensori della famiglia?

Possibile che scendono in piazza solo per Gay, Dico, Pacs, Aborto ...?

Ci sono 10 comandamenti: possibile che l'unico che hanno in mente è "non commettere atti impuri"?

E una parolina sul messaggio che arriva ai giovani?
Mettetevi nei panni di un ragazzo che deve scegliere se e a quale università iscriversi ... o di una ragazza ... di un operaio che passa la giornata alla catena di montaggio ... dei poliziotti, dei magistrati che hanno indagato su di lui ....
Ma chi glielo fa fare?

Corona si fa serio: «La verità è che io sono il prodotto di questa Italia. L’Italia vuole questo. Se la gente, i vip presunti o veri, non avessero qualcosa da nascondere, il mio lavoro non avrebbe senso. Non tocca a me decidere ciò che è etico e ciò che non lo è. Alla fine credo di essere un povero bullo colpevole solo di fare un mestiere del c...».
L'Italia non vuole questo. Almeno non lo voglio io.
Se dico che anche questo è una sorta di terrorismo, la sparo troppo grossa?

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