26 febbraio 2007

Guccini e il Tango ..

Alla tramissione "Che tempo che fa" Francesco Guccini ha parlato del sul ultimo libro "Tango e gli altri ..":

"volevamo raccontare qualcosa sulla resistenza, pur usando come personaggio, il nostro Benedetto Santovito, che vive negli anni 60.
Il libro racconta una storia partigiana 'torbida': qualcuno ha scritto che anche Guccini ha fatto revisionismo. Non è vero: durante la resistenza c'è stato di tutto, anche episodi tragici come quello raccontato (una strage contro i civili compiuta da un partigiano). Ma dalla Resistenza è nata la nostra Repubblica.
Noi diciamo la verità: ci siamo documentati, con ex partigiani, con un partigiano che ha fatto parte di un tribunale di guerra partigiano .. ciò non toglie che la resistenza sia stata un fatto positivo. Al di là di singoli episodi."

L'Italia degli anni 60:
"L'Italia descritta nel libro è più vicina all'Italia della guerra che non alla nostra. Il nostro personaggio ha una data di nascita precisa, oggi sarebbe troppo in là con gli anni e nel corso dei libri invecchia. Nei romanzi mostriamo la differenza dell'Italia dagli anni 40, 60, 70".

"Come ricorda anche Loriano [Macchiavelli, coautore], non è però un libro storico. E' un giallo, un libro che si muove con i passi del giallo."
Guccini ha poi parlato della sua vita in campagna, tra l'orto, erbe infestanti, pomodori, i giochi a computer .. della canzone più brutta "Manuela" di Claudio Villa.
Ha concluso parlando del suo terrore degli errori nel libro: che rimangono anche dopo le riletture. "un ragazzo che ha 14 anni e due pagine dopo ne ha già sedici ...
Parole come manfanile, per me aono di uso comune [un bastone per mietere il grano, usato quando non c'erano le mietitrebbie]".
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