31 agosto 2006

Il conflitto di interessi

La scorsa volta il centrosinistra aveva levato il conflitto e lasciato solo gli interessi.
Gli interessi di Silvio ("Silvio, ricordate degli amici .." diceva Guzzanti in una azzeccatissima imitazione di Rutelli).

Adesso ci riprova: a mettere in ordine il sistema radiotelevisivo, a risolvere il conflitto di interessi. A rendere meno da "bananas" questa repubblica e più da paese civile, occidentale.
Ma solo a sentire quelle parole "conflitto" e "interessi" subito si sente male, quello lì.
Subito strepita: "è un tentativo illiberale", "la sinistra vuole impedire a Berlusconi di fare opposizione" ...

Ma se uno è fuori legge e si vuole ripristinare un minimo di legalità, non può lamentarsi. E non dovrebbe essere nemmeno interpellato sull'argomento. Possiamo chiedere a Provenzano cosa ne pensa del 41 bis? A Cragnotti cosa ne pensa della Guardia di Finanza? A Wanna Marchi cosa ne pensa di Striscia?

Una volta si parlava, a sinistra, di una riforma profonda del sistema televisivo, per renderlo finalmente indipendente dalla politica.
Che fine ha fatto?
Non si sta preparando un altro inciucio, come avverte l'Annunziata? La stessa giornalista che bloccò il programma della Guzzanti (Sabina) per una querela (solo minacciata) da parte di Mediaset?
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