19 luglio 2006

19 luglio 1992: la morte in D'amelio

Il19 luglio la mafia uccide, dopo Giovanni Falcone, il magistrato Paolo Borsellino.
Una Fiat 126 parcheggiata nei pressi dell'abitazione della madre con circa 100 kg di tritolo a bordo esplode, uccidendo oltre a Paolo Borsellino anche Emanuela Loi (prima donna a far parte di una scorta), Agostino Catalano, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cusina e Claudio Traina.
Solo dopo quella morte arrivarono il carcere duro, il 41 bis, gli arresti eccellenti (Brusca, Riina, Gioè) ..
solo dopo queste morti eccellenti arrivò la stagione di riscatto da parte dello stato.
Ma solo per una breve stagione.

Chi era Borsellino? Un uomo di Stato, un uomo coraggioso.
Sapeva di essere un uomo morto e continuò lo stesso il suo lavoro, come sempre. Anche quando, dopo l'attentatuni a Capaci, seppe dell'arrivo sull'isola di un grosso quantitativo di esplosivo.

"Quell'esplosivo è per me", con queste parole si congedò dalla famiglia.
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