19 maggio 2006

Un governo presentabile

Ho letto delle reazioni alle parole di Prodi come capo del governo.
Anche l'affermazione "la guerra in Iraq è stata un errore" sembra è sembrata rivoluzionaria.
No è la verità. Basta vedere quello che sta succedendo oggi a Baghdad: morti, morti, morti ...
E alla semplice verità che abbiamo più paura oggi del teorrirismo che ieri.

Oppure, basta con le grandi opere fini a se stesse "investimenti mirati in una logica integrata piuttosto che di singole grandi opere" .... beh, dov'è la novità? Mi sembra giusto.

Abituati ad un governo impresentabile, anche queste parole di buon senso sembrano oro colato.
Invece è il solito governo di centro, con la solita attenzione agli equilibri, alla spartizione delle poltrone: realpolitik, la chiamano.
E lo squilibrio a sinistra di Ostellino?
Quando ci saranno le leggi che permettono unioni civili in tempi brevi, la riforma del mercato del lavoro, della scuola, del fisco, della legge sulla fecondazione assistita, ne riparleremo.
Oggi Giovanni De Mauro, su l'nternazionale dice "Però pensate che bello se il nuovo presidente del consiglio avesse stupito tutti, e con un gesto forte e coraggioso avesse messo a tacere gli interessi dei partiti, grandi e piccoli. E si fosse presentato con un governo di appena sedici ministeri, la metà dei quali affidati a donne. Non sarebbe stato incredibile?"

Vero, sarebbe stato incredibile.
Technorati: ,

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Sarò antico, ma il fatto che i partiti siano tornati protagonisti non la vedo affatto come una cosa negativa. A patto però che questo protagonismo non si esaurisca con la distribuzione di posti, ma si concretizzi nello slancio programmatico del nuovo governo.

alduccio ha detto...

Bando alle ciance, allora: fuori le idee ...
E vediamo cosa combinano!

Anonimo ha detto...

Meglio di quello Berlusconi, ma non proprio "pulitissimo"
http://giugioni.ilcannocchiale.it/

alduccio ha detto...

Volevo solo dire che le parole di Prodi non mi sono sembrate nulla di rivoluzionario ..
Solo parole di comune buon senso.