15 maggio 2006

L' esistenza di dio Raul Montanari

Ma esiste Dio? Questo quello che viene da chiedersi vivendo una storia come quella raccontata da Raul Montanari. Una storia dove il protagonista è sottoposto ad una serie di eventi che lo pongono di fronte a scelte difficili. Cosa salvare tra la propria vita, l'amicizia, l'amore?

In una Milano primaverile, Adriano esce dal carcere dove ha scontato cinque anni per l'omicidio della moglie. L'incontro con un ex compagno di cella, Bruno, cui ha salvato la vita, sarà l'evento scatenante di tutta la storia: quello che vorrebbe essere un gesto di gratitudine sarà l'inizio di una avventura pericolosa per lui. Perchè Bruno è il figlio di un boss mafioso e la riconoscenza che vuole dimostrare rischia di spazzare via il mondo che Adriano stava cercando di ricostruire.

Parte come giallo psicologico, indagando sul rapporto di amore-odio tra Adriano e Sara, la moglie morta. E, in una serie di successivi flash-back avanti e indietro nel passato, viene rivelata la verità sulla sua morte. Parte come noir, dicevo, per finire in una tragedia, e Adriano per sfuggire ad un destino che incalza metterà in gioco se stesso. Una lettura intensa e ricca di spunti per le riflessioni: dimostra (ancora una volta) come Montanari sia uno scrittore capace di raccontare storie che colpiscono.

Perchè questo titolo che tira in ballo Dio?
Lo spiega l'autore parlando della differenza tra illusioni e speranza. Con le illusioni si cresce, fin da bambino. Ma ad un certo punto bisogna liberarsi da queste, per non entrare in ragionamenti del tipo "ma come, io mi sono comportato bene, e mi capita questo?".
Chi vive di illusioni tira in ballo Dio, per le sue disgrazie: "Dio, perchè mi hai fatto questo?".
Con le illusioni si corre il rischio di passare il resto della propria vita a guardarsi alle spalle, al passato dove credevamo che tutto filasse a gonfie vele.Con le illusioni non si cresce, ma ci si fa del male da soli.
Ad un certo punto le illusioni devono lasciare il passo alla speranza: in un futuro diverso, in un cambiamento. La speranza è un qualcosa che ci fa guardare al futuro.

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Technorati:

3 commenti:

alduccio ha detto...

Trovate la recensione anche qui:
http://www.wuz.it/Articolo/tabid/77/id/49/Default.aspx

Anonimo ha detto...

per quanto mi riguarda assengo tante stelline al libro. Montanari, a proposito di Dio, sostiene "di non essere stato tanto vicino a Dio da quando è ateo". Sulle illusioni e le speranze di Montanari, ho scritto qualcosa anche io sul mio blog.
Trillii

Pietro Melis ha detto...

Questo Montanari si è permesso di insultarmi dall'alto della sua ignoranza perché gli scritto che non conosce l'uso del congiuntivo. Vorrei sapere se sia laureato in lettere antiche giacché in wikipedia sta scritto che ha fatto traduzioni dal greco (thieste) e dal latino (Seneca)ma non non risulta sia laureato.Nel mio blog dirò pubblicamente quanto valga costui nella sua pretesa di dare lezioni di scrittura creativa. E' uno che sa vendere la sua merce, storie senza pensiero buone per chi vuole fare letture che mandino il cervello in vacanza. Libri da spiaggia. Di cui il tempo farà giustizia.