19 dicembre 2005

Fazio si è staccato dalla sedia

Finalmente la farsa è finita: "Antonio Fazio si è dimesso. Il governatore di Banca d'Italia lascia così la sua carica, dopo gli scandali che l'hanno coinvolto e l'iscrizione al registro degli indagati." (corriere)

Finalmente tolto dall'imbarazzo il governo, che da solo non era in grado di sfiduciarlo e staccarlo dalla poltrona.
Tolta dall'imbarazzo la sinistra, che sulla questione morale e sulle dimissioni, non è stata in grado di prendere una posizione seria e unica.

Intanto a Piazza Affari gli indici girano in rialzo (Mibtel +0,08% a 26.586 punti e S&P/Mib +0,20% a 35.358 punti): volano i titoli bancari ora più esposti, secondo i commenti degli operatori, alle possibili acquisizioni dall'estero con l'uscita del Governatore da sempre impegnato a difesa dell'italianità (repubblica).

Ci chiediamo con che assegno di buonuscita ci ha lasciato, il sant'uomo.
E un'ultima cosa: le attuali indagini su Fiorani e Fazio si basano molto sulle intercettazioni fatte. Intercettazione che, questo governo ha cercato di regolamentare a settembre ...

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1 commento:

alduccio ha detto...

Non so se hai avuto occasione di guardare la puntata di report "Fazio e i fazisti", quando parlava dell'ingresso delle banche estere in Italia. Le bacnhe italiane sono abituate a fare i propri intrallazzi (commercio delle armi ad es.) col beneplacito degli enti di controllo.
Perché per Fazio il problema è davvero impedire agli stranieri che entrino in Italia. Sarebbe una perdita di potere, cioè alcuni poteri in Italia oggi non avrebbero più lo stesso potere perché a un a banca straniera è difficile dire “finanzia Tizio piuttosto che Caio” soprattutto in alcuni affari tipo un’immobiliare appunto, dove è il finanziamento quello che mette in moto la leva della ricchezza, cioè la possibilità di fare affari.