31 agosto 2005

Il lato oscuro dell'anima di Joe Lansdale

Lansdale abbandona il suo umorismo tagliente per scrivere questo racconto nero, che esplora gli aspetti più oscuri della mente umana, "Il lato oscuro dell'anima" appunto. Non aspettatevi dunque il solito stile, con dialoghi taglienti, ai limiti della decenza: in questo giallo psicologico c'è spazio solo per la pazzia dei protagonisti e tanta violenza.
Non a caso, è presente, come introduzione alla prima parte, un discorso di Hitler, nel quale rivendica per se e per i suoi seguaci il ruolo di barbari, barbari destinati a distruggere e saccheggiare il mondo. Barbari come i ragazzi di Galverston: cresciuti ai margini della società che riconoscono solo le regole tribali del gruppo.

Protagonisti sono un gruppo di ragazzi, degli sbandati senza famiglia, riuniti attorno alla figura del loro capo, Clyde Edson "che aveva raccolto attorno a se, come una vecchia signora che si porta a casa gatti mezzi morti di fame e divorati dalla rogna, i rifiuti umani e i giovani scarti di una società malata". Un giorno, a scuola, Clyde incontra Brian Blackwood: inizia un rapporto inteso e morboso tra i due, che entrano così in simbiosi, che quando muore il primo, suicida in carcere, l'altro ne assume le sembianze, diventando due persone in una.

Il libro inizia con un Impala nera del 66 che "nella notte fonda l'automobile, tutta sola lì fuori, sembrava una macchina del tempo venuta da un futuro malvagio": sta portando il gruppo di ragazzi verso il nord del Texas, verso il cottage dove Becky e Monty, una coppia che sta attraversando un momento di crisi del proprio rapporto, ha deciso di passare l'inverno.
Becky tre mesi prima aveva subito una violenza, da cui non riesce ad uscire; inizia anche ad avere delle visioni, corpi ricoperti di sangue, folletti e una macchina nera; ma non sono i soliti sogni. Sente che sono delle premonizioni di una nuova violenza dovrà affrontare.
Il marito invece, vive nel rimorso di aver lasciato la moglie sola: non è stato in grado di proteggerla, così come, da piccolo, non era stato in grado di proteggere il fratello minore dalle violenze di un bullo, Sylvester.

In un flash back all'indietro nel tempo si scopre, nella seconda parte, la ragione del viaggio della banda: Clyde, uno degli aggressori di Becky, era stato arrestato e riconosciuto. Finito in carcere, si era suicidato e ora, il suo spirito, tramite il Dio del Rasoio, si presenta a Brian, invocandone la vendetta contro la professoressa, Becky. L'invito di Così a Brian, di seguirlo nel Lato Oscuro, è una delle pagine più inquietanti del libro, dove il genere Horror, il fantastico si mescolano in una miscela pesante.

Nel viaggio verso Minnanette, l'Impala si lascia dietro una scia di sangue; come giovani cavalieri dell'apocalisse, la banda di Briane Clyde falcia chiunque si frapponga tra loro e la vendetta che devono compiere. Nello stesso tempo i sogni di Becky, che sono così vividi da terrorizzarla, diventano più intensi, e iniziano a spaventare anche Monty, che era inizialmente scettico.

L'azione diventa frenetica nel finale, letteralmente al cardiopalma, dove Becky e Monty si trovano da soli, nel cottage, a dover fronteggiare Brian/Clyde (divenuti un unico pauroso mostro) e gli altri ragazzi. Possono solo fare affidamento l'uno sull'altro, per cercare di non cedere alla paura e soccombere.

Un libro che fa paura: emerge tutta l'immaginazione dell'autore, capace di rappresentare situazioni di sesso e violenza e degrado, e dove il lettore e costretto ad affondare negli abissi della mente umana, a fronteggiare a viso aperto la pazzia e affrontarla.

I link: il sito di fanucci e di feltrinelli.
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